Tachicardia: quali sono i sintomi e quando consultare uno specialista

Tachicardia: quali sono i sintomi e quando consultare uno specialista

Tachicardia: quali sono i sintomi e quando consultare uno specialista

La tachicardia consiste nell'aumento del numero dei battiti del cuore al minuto (frequenza cardiaca) in condizioni di riposo.

Si parla di tachicardia quando la frequenza cardiaca è superiore a 100 battiti al minuto.

Aumenta, temporaneamente, durante l'esercizio fisico, in condizioni di stress, per traumi o malattie che inducono lo stato febbrile (tachicardia sinusale), per poi tornare nella norma. Episodi di tachicardia sono, quindi, comuni e generalmente non rappresentano motivo di allarme.

Diventa una malattia, invece, quando il cuore batte più velocemente del normale nelle camere superiori (atri) o inferiori (ventricoli), o in entrambe, a riposo e in assenza delle condizioni sopra descritte.

In fase di tachicardia, il cuore batte troppo velocemente e non è in grado di pompare in maniera efficace il sangue in tutto il corpo. L’insufficiente apporto di sangue può privare gli organi e i tessuti del necessario quantitativo di ossigeno e può causare alcuni disturbi (sintomi) correlati alla tachicardia quali:

  • respiro corto
  • senso di svenimento
  • frequenza cardiaca accelerata
  • palpitazioni, battito cardiaco molto veloce, irregolare, o una sensazione di fastidio al petto
  • dolore al petto
  • svenimento (sincope)

In alcune persone la tachicardia non causa disturbi (sintomi) e viene scoperta solo durante una visita medica o un elettrocardiogramma.

Per accertare (diagnosticare) la tachicardia e determinare le cause, il cardiologo esegue una visita medica accurata, esaminando i disturbi presenti (anamnesi prossima), valutanto lo stato di salute nel tempo (anamnesi remota), e l’eventuale presenza anche nei familiari (anamnesi familiare).

Lo specialista in cardiologia può inoltre prescrivere una serie di esami per misurare la frequenza cardiaca, stabilire un collegamento tra l’aumento del battito cardiaco e i disturbi verificatisi (sintomi) e cercare di individuare la causa alla base della tachicardia:

  • Elettrocardiogramma (ECG)
  • Holter cardiaco
  • Ecocardiogramma
  • Tilt Test
  • Ulteriori esami di approfondimento fra cui la radiografia del torace, la Risonanza Magnetica, la TAC o l’angiografia coronarica.